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Società e Contratti, Bilancio e Revisione

INDICE DEL NUMERO DI gennaio 2023

  • Gli assetti adeguati a prevedere la crisi e le tecniche di valutazione del rischio di crisi dopo il recepimento della Direttiva Insolvency - il ruolo dell’organo di controllo

    Che cosa cambia nel Codice della Crisi con il recepimento della Direttiva Insolvency nel parametro della adeguatezza di un assetto organizzativo atto ad intercettare la crisi? Quali sono i limiti della business judgement rule in relazione allo stato dell’impresa? Quando diventa obbligatoria la segnalazione dell’organo di controllo di cui all’art. 25-octies? Qual è il ruolo del Collegio sindacale durante la gestione e la composizione della crisi? A queste ed altre questioni di proverà a fornire una risposta nel lavoro che segue.

  • La responsabilità degli amministratori di società di capitali nei casi di mancato pagamento delle imposte

    Di norma, come previsto dall’art. 7 del DL 269/2003 nelle società di capitali, le sanzioni amministrative relative al rapporto fiscale nonché le imposte sono esclusivamente a carico dell’ente. Ma è davvero sempre così o in alcune circostanze potrebbero essere chiamati in causa anche personalmente gli amministratori della società? In altri termini, vi sono dei casi in cui l’Agenzia delle Entrate può rivalersi per debiti erariali direttamente nei confronti degli amministratori delle società operative? Nel presente lavoro, si proverà a individuare in quali situazioni, a livello fiscale, lo schermo societario potrebbe essere inefficace con il conseguente coinvolgimento diretto degli amministratori dell’ente, distinguendo la posizione degli amministratori di società di capitali da quelli di società personali.

  • I contratti di cooperazione tra imprese: la contractual joint venture

    La joint venture costituisce un importante strumento di cooperazione fra imprese, impiegato in molteplici settori e per le più diverse finalità. Tradizionalmente, si distingue tra joint venture contrattuale (c.d. contractual joint venture), e joint venture societaria (c.d. equity joint venture o corporate joint venture). Quando è opportuno utilizzare l’una o l’altra forma? Quali obiettivi possono essere perseguibili attraverso tale istituto giuridico? Quali le differenze fra joint venture e ATI o associazione in partecipazione? In questo lavoro, dopo aver analizzato i principali elementi della joint venture contrattuale, si proverà a fornire una risposta alle questioni evidenziate.

  • La responsabilità del Collegio sindacale: condizioni di contestazione e onere della prova

    La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso proposto da un curatore fallimentare avverso la sentenza in appello nella quale era stato statuito che il Collegio sindacale è tenuto a rispondere esclusivamente dei danni che costituiscono conseguenza diretta ed immediata della condotta inadempiente dei suoi componenti. La Suprema Corte ha stabilito, in particolare, che l’omessa vigilanza rileva soltanto se possa ragionevolmente ritenersi, secondo un necessario giudizio di prognosi ex ante, che l’attivazione del controllo avrebbe consentito di evitare o limitare il pregiudizio.

  • L’azienda vista dalla banca e l’impatto delle linee guida EBA sulla concessione del credito

    Le profonde evoluzioni del contesto competitivo del mercato regolamentare hanno reso l’allocazione efficace delle risorse quale pilastro della gestione del rischio di credito nelle banche. Per far ciò l’emanazione della normativa EBA-LOM sposta il tradizionale approccio legato alla bontà della garanzia e alla lettura dei dati consuntivi (ottica di backward) in un nuovo approccio forward looking. Quando valutiamo un’azienda, oggi, ci soffermiamo sulle attività dell’ultimo bilancio utile, che sono però frutto di scelte di posizionamento competitivo di ieri. Quando invece diciamo che “concessione fa rima con previsione” intendiamo sottolineare che occorre conoscere il modello di business che l’azienda intende adottare e valutare la coerenza con i risultati prospettici, non tralasciando di partire da risultati consuntivi “robusti” e/o certificati. Obiettivo di questo lavoro è quello di sintetizzare con semplicità l’impatto che l’introduzione della nuova normativa “EBA (European Banking Authority) LOM (Guidelines on Loan Origination and Monitoring)” ha generato nelle banche.

  • Il valore dei giocatori di calcio e il tema delle plusvalenze

    Le cronache giudiziarie degli ultimi mesi hanno prepotentemente riportato alla ribalta il tema dell’appropriatezza dei modelli valutativi utilizzati dalle squadre di calcio nella valutazione del “cartellino” dei giocatori, rappresentato contabilmente da una attività immateriale rappresentante i diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori. Prendendo a riferimento le sentenze della giustizia ordinaria e sportiva già emesse sul tema delle “plusvalenze”, e in attesa dei nuovi sviluppi sui casi attualmente in esame da parte della magistratura, nel presente contributo si vuole offrire una panoramica su un possibile modello valutativo basato su analisi empiriche e metodo scientifico, che essere validamente impiegato nelle operazioni di valutazione nel mondo del calcio.

  • Valenza economico-aziendale ed efficacia giuridica del giudizio di revisione legale dei conti

    A distanza di anni dall’introduzione del Dlgs. 27 gennaio 2010 n. 39, con il presente lavoro intendiamo interrogarci sulla portata e sull’efficacia giuridica del giudizio di revisione legale dei conti, al fine di comprenderne le finalità strutturali e definirne i connaturati limiti nell’ambito del quadro di riferimento rappresentato dai principi di revisione internazionali applicabili (gli ISA ITALIA). È in grado la revisione legale dei conti di veicolare una risposta adeguata alle giuste aspettative dei suoi destinatari, ci potremmo chiedere? L’analisi di tali aspetti ci porterà ad interrogarsi sull’efficacia giuridica del giudizio di revisione nell’ambito della governance (è tale giudizio vincolante per i soci in sede di approvazione di bilancio?) e sulla sua prospettabile “spendibilità” in campo tributario (è utilizzabile il giudizio di revisione per contrastare le rettifiche analitiche dell’Amministrazione finanziaria in sede di accertamento tributario?). A tali aspetti in questo lavoro cercheremo di dare una risposta.

  • La pianificazione strategica dello studio professionale

    Le tecniche di controllo e di analisi delle aziende fornitrici di servizi, e in particolare degli studi professionali, si discostano da quelle utilizzate dalle aziende industriali. Per poter implementare un efficace sistema di controllo di gestione negli studi professionali è necessario che si stabiliscano strategie e obiettivi definiti. Mentre nelle imprese l’obiettivo principale è in genere rappresentato dalla massimizzazione del profitto, negli studi professionali, una volta raggiunto un livello economico-finanziario sufficiente, l’obiettivo assume una diversa connotazione a seconda degli obiettivi personali dei partners e dei clienti. Molti studi si trovano a non avere obiettivi chiari quando i partners hanno idee diverse su come e quali attività svolgere. Con altrettanta frequenza si assiste all’ostinazione da parte di uno o più professionisti dello studio a rimanere legati a una serie di clienti o prestazioni non più redditizie in quanto rappresentanti un ricordo e/o un affetto del passato. Uno studio moderno deve contemperare gli obiettivi di sviluppo, dei clienti, economici-finanziari e quelli dei singoli professionisti in termini economici, di progressi professionali e di carriera.

  • Rassegna di giurisprudenza: Società Obbligazioni e Contratti

  • Rassegna di giurisprudenza: Diritto penale commerciale

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Rivista registrata al Tribunale di Torino n. 6 del 17/03/2013
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