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Società e Contratti, Bilancio e Revisione

INDICE DEL NUMERO DI giugno 2015

  • Il nuovo reato di false comunicazioni sociali

    La L. 69/2015 ha sostanzialmente modificato le fattispecie di false comunicazioni sociali previste dagli artt. 2621 e 2622 c.c. Tra le innovazioni più rilevanti si segnalano: la configurazione come delitto di tutte le ipotesi di falso in bilancio, in relazione sia alle società non quotate che a quelle quotate, con inasprimento delle pene edittali; la perseguibilità d’ufficio in entrambe le ipotesi; l’esclusione delle valutazioni dall’area penalmente rilevante. Rimangono invece immutati i soggetti attivi e il dolo specifico del fine di conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto. Sono state inoltre previste due nuove ipotesi attenuate per i “fatti di lieve entità” (art. 2621-bis comma 1 c.c.) e per le società non suscettibili di fallimento (art. 2621-bis comma 2 c.c.).

  • Il nuovo falso in bilancio ed i rapporti con i reati tributari

    La nuova disciplina delle false comunicazioni sociali risultante dagli artt. 2621, 2621-bis, 2621-ter e 2622 c.c. pone delle problematiche particolari ed, in parte, innovative rispetto alla precedente disciplina di cui alla riforma del 2002 (DLgs. 61/2002), in ordine allo specifico profilo dei rapporti con i reati tributari di cui al DLgs. 74/2000, che unicamente verrà esaminato in questo scritto.

  • Criticità e consigli nella redazione dei contratti: l’agenzia

    Con il contratto di agenzia una parte (agente) assume stabilmente l’incarico di promuovere, per conto dell’altra (preponente), verso retribuzione (provvigione), la conclusione di contratti in una zona determinata. Nella redazione del contratto, quindi, oltre alle obbligazioni a carico dell’una e dell’altra parte, è necessario disciplinare tutti gli aspetti essenziali del negozio giuridico, senza dimenticare il regolamento delle vicende legate alla vita e alla cessazione del rapporto.

  • Sull’esercizio dei diritti e sulla vendita coattiva della quota del socio moroso nella srl

    Con la sentenza in commento il Tribunale di Milano, dopo aver negato la natura abusiva della decisione dell’organo amministrativo di richiamare le percentuali del capitale sociale sottoscritto e non versato, ha ritenuto che il socio richiesto di eseguire detto versamento non potesse rifiutarsi, eccependo la mancata messa a disposizione della documentazione sociale richiesta ai sensi dell’art. 2476 comma 2 c.c., e, conseguentemente, ha confermato l’efficacia della vendita, di cui, però, ha rettificato il prezzo, allineandolo a quello fissato dall’art. 2466 c.c.

  • La riforma del bilancio: novità e semplificazioni nello schema di decreto legislativo

    L’articolo esamina le novità che interessano la disciplina del bilancio di esercizio alla luce di quanto previsto dallo schema di decreto legislativo di recepimento della nuova direttiva contabile europea (direttiva 34/2013/UE) attualmente all’esame delle Commissioni parlamentari. Si tratta di innovazioni che nascono dall’esigenza, da un lato, di ammodernare la disciplina generale per la redazione del bilancio per tenere conto dell’evoluzione della regolamentazione europea e della prassi contabile nazionale e internazionale, dall’altro lato, di semplificare le regole previste per i soggetti di più piccole dimensioni, anche attraverso l’introduzione della nuova categoria delle microimprese. Le nuove disposizioni troveranno applicazione dai bilanci 2016.

  • Il bilancio consolidato del gruppo pubblico locale

    L’evoluzione dell’informativa economico-finanziaria nella Pubblica Amministrazione è rappresentata dalla diffusione del concetto di trasparenza unitamente al rafforzamento dell’importanza del bilancio consolidato del gruppo pubblico locale quale valido strumento in grado di incrementare il livello di accountability “pubblica”. Il presente articolo fonda la sua analisi sull’asserzione che il bilancio consolidato possa ben supportare l’informativa economico-finanziaria in linea con le esigenze di verifica globale delle performance, finanziarie e non, dell’ente e porsi a garanzia di una più ampia trasparenza a completamento del percorso cognitivo della performance globale, intesa come performance individuale e complessiva del “gruppo pubblico” al cui vertice essa è posta.

  • Crisi d’impresa e ruolo dei sindaci nelle nuove norme di comportamento

    Il CNDCEC ha aggiornato le norme di comportamento in vigore dal 1° gennaio 2012, al fine di tenere conto dell’evoluzione della normativa, nonché degli orientamenti della prassi e della dottrina. Nel caso specifico delle situazioni di crisi, sono state introdotte alcune ulteriori raccomandazioni, riguardanti specifiche tematiche: la domanda di concordato preventivo “in bianco” e il piano con continuità aziendale, l’assunzione di finanziamenti prededucibili, il pagamento anticipato di creditori anteriori “strategici”, la perdita di capitale e la sospensione dei relativi obblighi civilistici.

  • Mancato pagamento del compenso e ritenzione di documenti contabili e societari

    Il professionista può rifiutare la restituzione della documentazione in suo possesso sino all’avvenuto pagamento dei compensi? La risposta merita argomentazioni rigorose in ordine al tendenziale divieto di ritenzione, alle conseguenze che comporta la sua violazione e ai possibili rimedi, successivi e preventivi.

  • Rassegna di giurisprudenza: Società Obbligazioni e Contratti

  • Rassegna di giurisprudenza: Diritto penale commerciale

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Rivista registrata al Tribunale di Torino n. 6 del 17/03/2013
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